LockChain: la tecnologia blockchain per il mondo del turismo
Quando spendi 100 dollari per una camera d’albero, 3 dollari vanno alla compagnia che gestisce il pagamento con carta di credito, tra i 15 ed i 20 dollari vanno al sito di prenotazioni online ed un altro dollaro al software gestionale dell’hotel. Alla fine restano 81 dollari all’hotel
Questo l’incipit del video di Lockchain, la ICO che ha iniziato lo sviluppo nell’Aprile del 2017 e che prevede il lancio della piattaforma nel quarto trimestre del 2018.
Eliminare gli intermediari, questo il motto della compagnia che ha deciso di porre la propria sede legale in Bulgaria pur avendo un team internazionale. Perché la Bulgaria?
“La Bulgaria è stata classificata tra le prime 10 destinazioni per lo sviluppo di software e l’outsourcing nel mondo. Ciò è dovuto al livello estremamente elevato di alfabetizzazione dell’ingegneria del software, al governo stabile, al sistema bancario integrato SEPA e alla protezione delle leggi dell’Unione europea.
Crediamo che l’azienda dovrebbe essere basata dove è basato il team e dove vengono pagate le tasse. Alcune altre società utilizzano la pratica della registrazione di società offshore che non hanno trasparenza e utilizzano servizi che sono strettamente contrari alla nostra politica.”
Lockchain, come è facilmente intuibile dal nome, è un sistema basato sulla Blockchain, il “sistema a blocchi” che sta rivoluzionando il mondo delle banche grazie all’introduzione di criptovalute quali Bitcoin, Ethereum, Ripple ed altre.
Sul proprio blog ufficiale, Lockchain fa sapere che, grazie ad accordi stretti durante il mese di Dicembre 2017, attualmente il marketplace può contare su di un inventario di 100 mila strutture localizzate in tutto il mondo.
Come riportato dal blog, “secondo un’analisi comparativa tra 21 proprietà (un po’ poche se consideriamo l’inventario di 100 mila – ndr) è risultato che il prezzo medio presente su Lockchain è del 17% – 18% inferiore rispetto alla OTA più diffusa (non viene specificata quale – ndr).
Lockchain permetterà di prenotare camere d’albergo come accade con Booking.com, Expedia ed Airbnb senza, però, passare da intermediari, o meglio, senza avere costi di intermediazione, quindi, a tariffe nette.
Non saranno dovute commissioni per le transazioni con carta di credito e non saranno dovute commissioni al portale. Tutto ciò potrà, potenzialmente, portare ad una riduzione delle tariffe e ad un aumento della qualità del servizio.
Quest’ultima affermazione può sembrare contraddittoria, ma, riflettiamoci su.
Alzi la mano chi non ha pensato:
L’albergatore pur evitando il pagamento delle commissioni non abbasserà le tariffe, ma tenderà a guadagnare di più
Ebbene, ad essere sincero, è un dubbio lecito, ma è proprio questo dubbio a dare conferma alla precedente affermazione.
Se il cliente paga 100 dollari per una camera d’albergo e l’albergatore ne riceve, al netto delle commissioni, solo 81, avremo un cliente con un’aspettativa di servizio da 100 dollari ed un albergatore che gli offrirà un servizio da 81 dollari.
Se, invece, il cliente paga 100 dollari ed all’albergatore arrivano 99 dollari avremo un’aspettativa pari al servizio offerto.
E’ chiaro, in questo caso, che al ridurre dei costi di intermediazione aumenta la qualità del servizio.
Logicamente alcunché si sorregge sul nulla. Lockchain è commission free, ma richiede una fee fissa che andrà dai 29 ai 99 dollari.
Lockchain gestirà pagamenti in LOC Tokens, Bitcoin, Ethereum e valute Fiat (Euro, Dollaro, Sterlina, ecc…).
Benché si tratti di un progetto interessante, basato sulla tecnologia del momento, che si affaccia in uno dei settori trainanti per l’economia italiana e non solo, la riuscita del progetto è totalmente incerta.
Non basta offrire costi inferiori per vincere la battaglia della competitività e non sarà per nulla semplice sottrarre fette di mercato significative a colossi quali Booking.com, Expedia ed Airbnb.
Nonostante ciò credo che il progetto LockChain merita di essere seguito in quanto potrà portare concetti rivoluzionari nel turismo così come le criptovalute li hanno portati nel mondo della finanza.